Sono venti gli splendidi arazzi che compongono il ciclo delle storie di Giuseppe Ebreo, realizzati a metà del XVI secolo per incarico di Cosimo I de' Medici sui cartoni di Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati.
Le monumentali opere hanno una storia tormentata: per più di un secolo sono state esposte nella Sala de' Dugento di Palazzo Vecchio per poi, nel 1882, essere separate per volere dei Savoia. Da allora il ciclo delle storie si è "interrotto": in parte è conservato a Firenze e in parte a Roma, nel Palazzo del Quirinale.
La mostra "Il Principe dei sogni. Le storie di Giuseppe negli arazzi di Pontormo e Bronzino", promossa dalla Presidenza della Repubblica Italiana, dal Comune di Firenze e dal Comune di Milano in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Expo 2015 e la Fondazione Bracco, riunisce, per la prima volta dall'Unità d'Italia, l'"intreccio" delle storie di Giuseppe narrate sulle magnifiche tele, una delle più alte testimonianze dell'artigianato e dell'arte rinascimentale.
Dal 17 febbraio 2015 al 15 febbraio 2016 l'esposizione è stata portata in tre sedi rappresentative tanto per la storia delle opere quanto per la rilevanza della mostra: Roma, Milano e Firenze.
Nell'ambito del proprio impegno a favore della promozione del patrimonio artistico italiano e degli studi scientifici, Fondazione Bracco sostiene un progetto di altissimo valore culturale, che pone al centro il saper fare italiano nella sua accezione più raffinata e universale. Gli arazzi sono opere esemplari di abilità artigiana, genio artistico e bellezza dei soggetti rappresentati.