Oltre 500 donne seguite e 68 bambini nati grazie al progetto Prevenzione amica delle donne migranti a Milano

"Qua ci sono persone buone che aiutano persone bisognose". La felice sintesi di una delle 500 donne coinvolte nel progetto Prevenzione amica delle donne Migranti a Milano risuona nello spazio Me and We - Women for Expo di Padiglione Italia a Expo Milano 2015 durante la presentazione dei risultati preliminari dell’iniziativa promossa da Fondazione Bracco assieme al Comune di Milano e a Opera San Francesco per i Poveri.

In occasione dell’incontro si sono riunite una quarantina di persone tra figure istituzionali e operatori sul campo, che ben rappresentano la sinergia efficace creata a Milano tra chi si occupa dei temi di salute e di migrazione.

I risultati del primo anno e mezzo di attività, presentati da Suor Anna Maria Villa, Responsabile del Poliambulatorio di Opera San Francesco, sono positivi e dimostrano che sono state coinvolte 500 donne (delle quali ben 376 hanno condiviso un percorso con l’assistente sanitaria), sono state eseguite quasi 1300 prestazioni tra visite e screening, ecografie morfologiche e pap test e ci sono state 68 nascite.

Tema di discussione è stato inoltre quello dell’alimentazione in gravidanza, introdotto da Irene Cetin, Presidente della Società Italiana di Medicina perinatale e Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale Luigi Sacco, che ha parlato delle abitudini alimentari potenzialmente pericolose per la salute del bambino e che sono ora oggetto di uno studio, sostenuto da Fondazione Bracco, volto raccogliere informazioni utili per definire programmi di educazione e sostegno per le donne migranti.

L’incontro,  aperto dai saluti di benvenuto di Padre Maurizio Annoni, Presidente di Opera San Francesco,  si è concluso con gli interventi istituzionali di Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco, che ha insistito sull'intreccio virtuoso tra scienza, cura, volontariato e impresa dichiarando che “questo progetto importante, reso possibile da strutture partner come Opera San Francesco e Centro Diagnostico Italiano, dimostra che il gioco di squadra è fondamentale e innovativo in una città che si è rivitalizzata con Expo e deve rivitalizzarsi anche sull'aspetto sociale”, e di Piefrancesco Majorino, Assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano, che ha concluso affermando che “la capacità di renderci utili alle persone è un tema che ci deve contaminare sempre di più, e questa attenzione nel fare squadra e insistere nel lavoro comune è un cambiamento di rotta sul modo di affrontare il tema dei migranti”.