Un libro per raccontare le scienziate del progetto ‘100 donne contro gli stereotipi’

Fondazione Bracco realizza un libro per raccontare le storie, tra vita privata e carriera lavorativa, delle scienziate italiane protagoniste del progetto "100 donne contro gli stereotipi", nato per promuovere voci femminili autorevoli all'interno del dibattito pubblico, dentro e fuori dai media.

Il libro vuole essere una declinazione complementare del database online "100 donne contro gli stereotipi" che raccoglie 100 nomi e CV di esperte nell’ambito delle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), un settore storicamente sottorappresentato dalle donne e al contempo strategico per il nostro Paese, e che si pone come strumento di ricerca, immediato ed accessibile, per giornalisti e società civile.

Il libro "100 donne contro gli stereotipi per la scienza", nato dall'alleanza di Fondazione Bracco con Osservatorio di Pavia e Associazione Gi.U.Li.A. e sostenuto dallla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, dà la parola alle 100 scienziate, matematiche e informatiche, astrofisiche e chimiche, neuropsichiatre e biologhe che raccontano in prima persona la loro vita, le loro emozioni, la loro determinazione nell’arrivare a traguardi di grande prestigio. Quindici di loro si descrivono diffusamente, mentre le altre si presentano con brevissimi tweet che danno un’immagine incisiva della loro professionalità e umanità.

Oltre alla descrizione dell’impegno delle istituzioni pubbliche e private per combattere le persistenti disuguaglianze uomo-donna (Beatrice Covassi, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Diana Bracco, Fondazione Bracco), il testo, edito da Egea, è arricchito da alcuni contributi di approfondimento del contesto donne&scienza a cura di Monia Azzalini (Osservatorio di Pavia), Barbara Saracino (Observa Science in Society), Michela Matteoli (Istituto di Neuroscienze del CNR) e Telmo Pievani (Università degli studi di Padova).

“In occasione della pubblicazione di questo bel libro” afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco, “voglio lanciare un accorato appello alle ragazze più giovani: non accettate mai il pregiudizio che vorrebbe le donne meno adatte agli studi tecnico-scientifici e alle relative professioni. Le studentesse in materie scientifiche, che per fortuna sono sempre più numerose, sono bravissime e si laureano con ottimi risultati e le aziende guardano solo a quelli. In Bracco, ad esempio, le ricercatrici oggi sono più numerose dei ricercatori. Dunque ragazze conquistatevi il vostro ruolo nella società con fiducia, coraggio, tenacia e generosità”.

Il volume, che sarà presentato in occasione della Giornata della Donna, è in distribuzione nelle librerie a partire dal 2 marzo 2017, per saperne di più visita il sito della casa editrice.

La vendita del libro contribuirà al progetto promosso dal poliambulatorio di Opera San Francesco per i Poveri alla prevenzione dell’HPV (Huma Papilloma Virus) attraverso la somministrazione di un vaccino quadrivalente alle giovani immigrate e a donne in condizioni di disagio.

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